Άρθρο της CORRIERE DELLA SERA
Uno dei più controversi è l’economista Costas Lapavitsas, dimessosi da una cattedra alla London’s School of oriental and african studies e parlamentare del partito di Tsipras. Nato nel 1961 a Salonicco, ha prima studiato alla London school of economics, poi ha preso il suo dottorato in economia al Birkbeck college. Marxista convinto ed esperto di economia pubblica, Lapavitsas è diventato celebre nell’ambiente di Syriza in quanto nel 2011 ha invocato l’uscita del Paese dall’euro e il ritorno della dracma. «La Grecia non ha bisogno né di politiche di austerità né dell’euro», scrisse nel suo personale manifesto. «C’è un problema di partite correnti, non di debito, e questo è possibile risolverlo solo uscendo da una moneta che ci ha strozzato a livello economico», spiegò. Concetti ripetuti anche nello scorso marzo in un commento scritto per The Guardian, che ancora oggi viene ripreso da alcuni membri dei circoli più radicali di Syriza, e non solo. Negli ultimi giorni ha rilanciato la sua idea: «È tempo di dare atto all’ultima fase del programma, dato che finora nulla ha funzionato. La Grecia deve abbandonare l’euro».
Uno dei più controversi è l’economista Costas Lapavitsas, dimessosi da una cattedra alla London’s School of oriental and african studies e parlamentare del partito di Tsipras. Nato nel 1961 a Salonicco, ha prima studiato alla London school of economics, poi ha preso il suo dottorato in economia al Birkbeck college. Marxista convinto ed esperto di economia pubblica, Lapavitsas è diventato celebre nell’ambiente di Syriza in quanto nel 2011 ha invocato l’uscita del Paese dall’euro e il ritorno della dracma. «La Grecia non ha bisogno né di politiche di austerità né dell’euro», scrisse nel suo personale manifesto. «C’è un problema di partite correnti, non di debito, e questo è possibile risolverlo solo uscendo da una moneta che ci ha strozzato a livello economico», spiegò. Concetti ripetuti anche nello scorso marzo in un commento scritto per The Guardian, che ancora oggi viene ripreso da alcuni membri dei circoli più radicali di Syriza, e non solo. Negli ultimi giorni ha rilanciato la sua idea: «È tempo di dare atto all’ultima fase del programma, dato che finora nulla ha funzionato. La Grecia deve abbandonare l’euro».
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